Indagini Supplementari o Strutturali

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AI SENSI DEL D.M. 11/04/2011 E SECONDO NORMA ISO 9927-1

Gli apparecchi di sollevamento ed i relativi componenti del gruppo dei meccanismi (di traslazione, rotazione, sollevamento ecc.) sono concepiti e realizzati per resistere a un numero massimo di cicli di carico o ore di funzionamento, oltre i quali possono insorgere nei componenti fenomeni di affaticamento strutturale, ovvero di lesioni sul materiale (come cricche, ecc.), non sempre a vista, che ad ogni ciclo di carico si amplificano, comportando l’indebolimento di sezioni strutturali con conseguenti possibili cedimenti.

E’ per questo motivo che, da sempre, la normativa tecnica del settore, ovvero la ISO 9927-1 e correlate (ISO 12842 e FEM 9.755), impone per TUTTI gli apparecchi di sollevamento l’esecuzione obbligatoria da parte di un ingegnere esperto, di una indagine supplementare, ovvero una verifica più approfondita rispetto alla consueta verifica manutentiva (detta anche “relazione dei cicli residui”, “indagine decennale o ventennale”, “calcolo della vita residua” oppure ancora “verifica strutturale”), che consiste in un esame strutturale completo ed approfondito della macchina e dei suoi componenti del gruppo dei meccanismi e nella valutazione della “vita residua”, ossia la determinazione del numero dei cicli di carico che può ancora compiere in sicurezza l’apparecchio di sollevamento, con l’attestazione delle eventuali relative nuove portate nominali.

A valle dell’indagine eseguita, l’ingegnere esperto può prescrivere degli interventi di manutenzione e di eventuale riparazione per ripristinare la sicurezza del mezzo i quali hanno un impatto economico decisamente inferiore di una rottura o ancora peggio degli esiti giudiziari e personali causati da un incidente.

Come possiamo esservi d’aiuto?

Il team di ingegneri e tecnici SFERA è in grado di affiancarti con:

  • Analisi della documentazione inerente l’attrezzatura, nonché raccolta delle informazioni riguardanti l’utilizzo;
  • Esame visivo dell’attrezzatura: sarà effettuato un esame visivo su ogni componente dell’apparecchio di sollevamento (100% visual test) al fine di individuare ogni anomalia o scostamento dalle normali condizioni concentrandosi soprattutto su componenti con caratteristiche strutturali quali ralla di rotazione, riduttori, circuiti idraulici di azionamento ecc. L’esame visivo può essere coadiuvato da misurazioni strumentali come per rilevare l’eventuale gioco ralla o tamburo argano, usure, ecc.) ed in casi rari può rendersi necessario lo smontaggio della macchina o di parti di essa;
  • Controlli non distruttivi;
  • Prove funzionali e di operatività: saranno controllate le funzioni dei comandi, degli interruttori, degli indicatori e dei limitatori allo scopo di assicurarsi del loro corretto funzionamento per una sicura operatività. Sarà eseguita una prova a vuoto per testare il regolare svolgimento di tutti i movimenti dell’apparecchio di sollevamento senza l’utilizzo di carichi al fine di individuare eventuali anomalie, ed una prova di carico attuando i movimenti base con l’utilizzo del carico nominale;
  • Redazione dell’esito dell’ispezione: relazione finale sull’ispezione e sulle indagini svolte, corredata di certificato di calcolo di vita residua indicante il numero di cicli residui tradotto in periodi di lavoro sicuro della macchina nelle normali condizioni di utilizzo, e di certificato dei controlli eseguiti da Tecnico Certificato come II Livello ai sensi della UNI EN ISO 9712, nella quale verranno dettagliate le eventuali anomalie e difetti rilevati, le successive azioni correttive e le eventuali limitazioni prima del successivo riutilizzo.

Come si effettuano i Controlli Non Distruttivi?
I controlli non distruttivi (CND) sono effettuati con particolari procedure di controllo, eseguite con metodologie non invasive, ovvero che non alterano le qualità, l’omogeneità formale e l’integrità della struttura dei materiali. Tali controlli quindi permettono di eseguire verifiche sulle parti di carriponte, gru a torre, gru su autocarro e apparecchi di sollevamento in generale, senza comprometterne le funzionalità.

Si suddividono in:

A:
Esame Visivo VT – (controllo Superficiale) Il controllo non distruttivo con esame visivo (VT) ha lo scopo di individuare difetti superficiali, le cui interpretazioni e valutazioni vengono effettuate oggettivamente dall’operatore in base a specifici parametri di accettabilità.

B:
Esame Magnetoscopico MT – (controllo Superficiale – rilevazione difetti sottopelle fino a 3 mm) Questo tipo di controllo viene eseguito su materiali ferromagnetici. Sulla componente da analizzare viene applicato un campo magnetico. L’introduzione di speciali polveri metalliche permette di vedere la variazione delle linee di flusso all’interno del campo magnetico creato che permettono di evidenziare i difetti sul materiale.

C:
Liquidi penetranti PT – (controllo Superficiale)

Tale metodologia sfrutta il principio della capillarità nell’introduzione di un liquido che penetra nelle parti difettose evidenziandole tramite contrasto cromatico.

D:
Ultrasuoni UT – (controllo Volumetrico)
Questo metodo di verifica sfrutta la propagazione di onde ultrasonore che si generano all’interno di un componente. Un apparecchio ricettore, collegato a uno schermo, permette di osservare il comportamento delle onde all’interno della componente analizzata evidenziandone eventuali difformità. A differenza dei precedenti metodi, è l’unico CND di tipo volumetrico che permette cioè di rilevare anche difetti presenti all’interno del materiale.

AVETE BISOGNO DI NOI SE
Siete proprietari o utilizzatori di apparecchi di sollevamento come apparecchi di tipo fisso (carriponte, gru monorotaia, gru a bandiera, ecc.), di tipo mobile (come autogru, gru su autocarro ecc.) o trasferibile (gru a torre, ecc.) oltre ai ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato (PLE) in servizio da più di 10 anni (al limite 20 anni).

Infatti il termine dei 20 anni deve intendersi solo come limite ultimo oltre il quale l’ispettore degli Enti/Soggetti Abilitati non può più effettuare le verifiche di legge sulle tipologie di apparecchi sopra indicate in assenza dell’indagine strutturale: a seconda delle condizioni d’uso e dello stato manutentivo dell’attrezzatura potrebbe essere necessario eseguire tale indagine prima.

A tal proposito nel libretto di uso e manutenzione il fabbricante spesso indica di effettuare l’indagine ogni 10 anni (decennale), poiché dopo tale periodo decade ogni responsabilità attribuibile al fabbricante stesso per cedimenti, incidenti, ecc.

Quindi… DECENNALE O VENTENNALE?
Ai sensi dell’art. 71 c. 8 D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro ha l’obbligo di far effettuare tali indagini sugli apparecchi di sollevamento ogni volta che risulta necessario considerando:

  • la frequenza indicata nelle istruzioni per l’uso fornite dal fabbricante;
  • la frequenza indicata nelle pertinenti norme tecniche di riferimento;
  • lo stato di conservazione e l’utilizzo effettuato.

Per quanto riguarda le norme tecniche, la UNI ISO 9927-1 al punto 4.7 e la ISO 12482-1 al punto 6.2 impongono che tali indagini approfondite vengano effettuate:

  • quando si manifesta un incremento della frequenza dei difetti rilevati,
  • quando a seguito di interventi manutentivi regolari si riscontra un significante deterioramento della macchina,
  • al massimo al compimento del decimo anno di età per le gru a torre, gru caricatrici e gru mobili.

Rimane comunque il fatto che in sede di verifica degli Enti/Soggetti Abilitati, l’ispettore possa richiedere tale indagine a prescindere dall’età dell’attrezzatura nel caso che le condizioni di conservazione non siano soddisfacenti.

Customer Manager

Interesse Speculativo

Monitoraggio dei Consumi Energetici

Non si può migliorare quello che non si misura

Partendo dalla consapevolezza che “non si può migliorare quello che non si misura”, il servizio di monitoraggio dei consumi energetici si propone di fornire in tempo reale, o secondo una frequenza definita, dati misurati sui consumi di ogni vettore energetico impiegato (energia elettrica, gas metano, altro), al fine di agevolare le attività di analisi dei dati stessi.

Scopo del servizio è anche quello di fornire adeguata reportistica a tutti coloro che in azienda sono incaricati di usare i dati dei consumi energetici (Energy Manager, responsabili di stabilimento e/o di reparto, amministrazione, manutenzione, ecc.), consentendo di:

 

  1. rilevare in tempo reale consumi anomali e quindi evitare sprechi;
  2. avere informazioni fondamentali sul controllo di processo e sull’efficienza dei macchinari ed impianti, prevenendo anche malfunzionamenti e rotture;
  3. impostare politiche di manutenzione predittiva e preventiva;
  4. rilevare errori di progettazione sugli impianti.

Il servizio proposto da IPI consiste nelle seguenti fasi:

  • Definizione con il cliente delle grandezze fisiche da misurare e da monitorare (consumi di energia, parametri fisici da tenere sotto controllo, ecc);
    Effettuazione delle misurazioni mediante apposita strumentazione;
  • Definizione del tipo di analisi dei dati e di reportistica richiesti al fine di confrontare i risultati con gli obiettivi prefissati evidenziando gli eventuali scostamenti.

COME POSSIAMO ESSERVI UTILI

Non avete ancora realizzato nessun intervento di efficientamento energetico: il monitoraggio è l’anticamera della Diagnosi Energetica, al fine di programmare interventi successivi di efficientamento, con possibili opzioni di accesso a forme di incentivazione (Ecobonus, Conto Termico, Certificati Bianchi).

Avete in programma o state realizzando degli interventi di efficienza energetica o una Diagnosi Energetica: le attività di misura e di monitoraggio sono alla base di ogni attività di gestione dell’energia, avete in programma di accreditarVi, o siete già accreditati, secondo i dettami della norma UNI ISO 50001 sui Sistemi di Gestione dell’Energia.